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Ending March with exciting updates regarding the project ‘Going beyond the buzzword: Understanding contexts and content of agile transformation’.
Recently we organized an online event to present the preliminary results of our research and to hear Italian and international experts’ comments. The discussants voiced their opinions and put the research findings into context with their lived experience in agile transformation journeys.
Before we share our and the discussants’ insights, we briefly explain the project steps.
The research was based on a combined approach of qualitative and multivariate statistical methods. By conducting 6 focus groups with senior executives from scaleups, large firms, and experts from the larger ecosystem, we collected valuable insights both from a company’s internal and external perspective.
Thanks to the adopted methodology, we were able to obtain a conceptual representation of the main challenges and solutions of agile transformation. The group’s concept map, generated from the research, identifies 8 “building blocks” of (agile) transformation.
These represent the dimensions and elements needed to successfully transform, that are, for example, related to continuity, evolution, radical shifts, strategic enablers, the role of individuals and teams, stakeholders’ engagement…
Subsequently, by analyzing and grouping the building blocks into different regions of meaning, we identified strategic zones and tensions that may arise. Tensions include finding the ‘right’ level of autonomy versus support, internal versus external orientation, hard versus soft factors…
Finally, the building blocks were ordered and represented through pattern matches, considering the participants’ perceptions in terms of priority and feasibility, and showing their (mis)alignments.
Hot topics during the discussion were the focus on human capital and corporate culture as the core of transformation. Such a focus highlights the importance given to people’s engagement and training but also evidences difficulties related to bringing it to ‘life’, such as working approaches and top-down or bottom-up views of transformation. To reinforce people and culture change, flexible systems (of many types) and tools are emphasized, as are measures to track and potentially adjust the transformation process. Additionally, to foster transformation, the role of external factors, often taken for granted, is fundamental to understanding the challenges and opportunities along the way.
Finally, we addressed the match between the companies’ priorities and the extent to which they are considered ‘feasible’. Misalignments were subject to lively discussion, which again underlined the importance of a pragmatic and results-oriented approach.
Last but not least, we are grateful to Christine Aykac (Wareness), Fabio Bucci (Gellify), Alberto Camerin (Cimbali Group), Marco Calzolari (AgileReloaded), Javier Mora Ramírez (Making Science), Oliver Perner (Building Bridges), Piermatteo Pizzi (KONE) – for bringing their (controversial) perspectives and questions to the discussion and their highly valuable contributions throughout our research project and the many other senior executives that supported our research. Also, a special thanks to our Canadian colleague Cloutier Martin (School of Management Sciences, Università di Quebec a Montreal) with whom we have been carrying out the project for several months now.
Making sense together is truly the path to progress!
To know more on our research and the next steps, please do not hesitate to contact us: birgit.hagen@unipv.it, giuseppe.pirrone01@universitadipavia.it, margherita.milotta01@universitadipavia.it, simona.amerio@unipv.it
Infographics
La ricerca va avanti: è il momento di analizzare i risultati!
Concludiamo marzo con interessanti aggiornamenti riguardanti il progetto “Going beyond the buzzword: Understanding contexts and content of agile transformation“.
Recentemente abbiamo organizzato un evento online per presentare i primi risultati della nostra ricerca e per ascoltare i commenti di esperti italiani e internazionali. I partecipanti al dibattito (discussant) hanno condiviso le loro opinioni e contestualizzato i risultati della ricerca con le loro esperienze vissute nei percorsi di trasformazione agile.
Prima di condividere i nostri insights e quelli dei discussant, spieghiamo brevemente le fasi del progetto.
La ricerca si è basata su un approccio combinato di metodi qualitativi e quantitativi basati sulla statistica multivariata. Attraverso sei focus group con dirigenti senior di scale-up, grandi aziende ed esperti del settore, abbiamo raccolto preziosi spunti da una prospettiva sia interna che esterna all’azienda.
Grazie alla metodologia adottata, siamo stati in grado di ottenere una rappresentazione concettuale delle principali sfide e soluzioni legate alla trasformazione agile. La group’s concept map (mappa concettuale) generata dalla ricerca, identifica otto “building blocks” della trasformazione agile. Questi rappresentano le dimensioni e gli elementi necessari per trasformare con successo, che sono, per esempio, correlati a continuità, evoluzione e cambiamenti radicali, abilitatori strategici, il ruolo degli individui e dei team, il coinvolgimento di stakeholder, etc.
Successivamente, analizzando e raggruppando tali blocchi in diverse regions of meaning (regioni di significato), abbiamo identificato diverse zone strategiche ed eventuali tensioni che possono originarsi. Le tensioni includo trovare il ‘giusto’ livello di autonomia vs supporto, orientamento interno vs esterno, fattori hard vs soft, etc.
Infine, i ‘building blocks’ sono stati anche ordinati e rappresentati tramite il pattern matches, tenendo in considerazione le percezioni dei partecipanti in termini di priorità e fattibilità, mostrando i relativi (dis)allineamenti.
Temi caldi del dibattito sono stati l’attenzione al capitale umano e alla cultura aziendale come fulcro della trasformazione. Questo ha evidenziato l’importanza attribuita al coinvolgimento e alla formazione delle persone, ma anche le difficoltà legate al ‘dargli vita’, come gli approcci al lavoro e le visioni di trasformazione top-down o bottom-up. Per rafforzare il cambiamento delle persone e della cultura, sono stati enfatizzati sistemi flessibili (di molti tipi) e strumenti, necessari per monitorare e potenzialmente adattare il processo della trasformazione. Inoltre, il ruolo dei fattori esterni, che viene spesso dato per scontato, è fondamentale per comprendere le sfide e le opportunità lungo il percorso.
Infine, abbiamo affrontato la corrispondenza tra le priorità aziendali e la misura in cui sono considerate fattibili. I disallineamenti sono stati oggetto di una discussione vivace che ha sottolineato, ancora una volta, l’importanza di un approccio pragmatico e orientato ai risultati.
Ultimo ma non per importanza, siamo grati a Christine Aykac (Wareness), Fabio Bucci (Gellify), Alberto Camerin (Cimbali Group), Marco Calzolari (AgileReloaded), Javier Mora Ramírez (Making Science), Oliver Perner (Building Bridges), Piermatteo Pizzi (KONE) per aver portato le loro (controverse) prospettive e domande alla discussione, ma anche ai loro preziosi contributi durante il nostro progetto di ricerca e a tutti gli altri dirigenti che hanno supportato la nostra ricerca. Inoltre, un ringraziamento speciale al nostro collega canadese Cloutier Martin (School of Management Sciences, Università di Quebec a Montreal) con il quale portiamo avanti il progetto ormai da diversi mesi.
Dare un senso insieme è la vera strada del progresso!
Per saperne di più sulla nostra ricerca e sui prossimi passi, non esitate a contattarci: birgit.hagen@unipv.it, giuseppe.pirrone01@universitadipavia.it, margherita.milotta01@universitadipavia.it, simona.amerio@unipv.it