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In un mondo dove tecnologia e innovazione giocano un ruolo sempre più fondamentale nel determinare il futuro delle imprese, il concetto di Digital Twin emerge come un catalizzatore di cambiamento e progresso.
Abbiamo l’opportunità di esplorare le potenzialità di questa risorsa avvalendoci del supporto di una persona di particolare esperienza: il dott. Valerio Veglio, ricercatore all’Università di Pavia specializzato in international business management, con un focus specifico sull’impatto delle tecnologie digitali sul panorama aziendale globale.
Questa intervista offre non solo una panoramica comprensiva del Digital Twin e del suo ruolo critico nelle Global Supply Chain, oggetto di studio del nostro T-Lab Revalue Chains, ma ci immerge anche nelle sfide e nelle opportunità che attendono le aziende nel prossimo futuro grazie ad approfondimenti preziosi sulle potenzialità rivoluzionarie di questa tecnologia, affrontando tematiche cruciali come la gestione delle competenze, l’integrazione tecnologica, e l’adattabilità aziendale in un mondo in costante evoluzione.
Valerio, grazie mille di essere qui con noi oggi. Visto il tema, per aiutare anche chi ci legge, partiamo dal concetto di “Digital Twin”: riusciamo a dare una definizione di questa risorsa e a capire come si interseca con le Global Supply Chain?
In termini semplici, il Digital Twin, o gemello digitale, è una tecnologia innovativa utilizzabile dalle imprese per simulare anticipatamente diversi scenari in un’ottica di ottimizzazione delle Global Supply Chain. Questa tecnologia, ancora relativamente nuova e poco conosciuta nel panorama aziendale, si rivela uno strumento prezioso per prevedere e affrontare potenziali rotture delle catene di fornitura globali.
Quali sono i vantaggi più significativi dell’impiego di queste risorse nella Global Supply Chain?
L’utilizzo del Digital Twin nella Global Supply Chain offre vantaggi significativi, in particolare la capacità di identificare e prevedere eventuali rotture come ad esempio interruzioni di fornitura.
Questo strumento, sfruttando algoritmi avanzati e tecniche di machine learning, permette di anticipare eventuali rotture nella catena del valore globale causate da shock esterni difficilmente prevedibili, quali crisi sanitarie (come ad esempio quella da COVID-19), tensioni geopolitiche, crisi economiche, l’aumento dei costi delle materie prime e l’inflazione.
Queste previsioni tempestive e accurate consentono di intervenire prontamente per risolvere potenziali problemi prima che si manifestino, garantendo così una maggiore resilienza e continuità operativa nella supply chain, soprattutto in quelle di dimensione globale.
Il Digital Twin si rivela quindi uno strumento fondamentale per la gestione proattiva delle catene di fornitura globali, offrendo un supporto prezioso nella navigazione della complessità aziendale.
Qual è il potenziale di questa tecnologia rispetto a tecnologie concorrenti nell’aiutare a predire eventuali rotture e/o malfunzionamenti o ancora, con quali altre risorse si può integrare per migliorare queste predizioni?
Il Digital Twin si distingue per il suo potenziale unico nel prevedere eventuali rotture delle catene di fornitura globali, grazie anche alla sua capacità di integrarsi sinergicamente con altre tecnologie avanzate.
Tra queste, la simulazione, i big data e analytics giocano un ruolo cruciale. L’utilizzo congiunto di queste tecnologie permette alle imprese di prevedere eventuali rotture delle catene del valore globali proprio attraverso la simulazione di scenari alternativi.
Il Digital Twin diventa quindi uno strumento indispensabile per la gestione della complessità aziendale a prescindere dalle dimensioni delle imprese. Prevedere in anticipo eventuali ‘disruption’ nelle catene di fornitura anche globali delle imprese consente alle imprese stesse di migliorare la loro resilienza operativa e di adottare misure preventive efficaci.
Inoltre, prevedere eventuali rotture nella catena della fornitura consente alle imprese di ottimizzare le loro risorse (sia finanziarie che non finanziarie), pianificare strategie alternative e stabilire, ad esempio, partnership solide con fornitori affidabili.
A che punto siamo in Italia su questo tema?
Diverse aziende nel settore manifatturiero stanno implementando o hanno già implementato il Digital Twin nel nostro paese. L’implementazione del Digital Twin richiede altri costi da parte delle imprese soprattutto in termini di capitale umano.
Le imprese hanno sempre più bisogno di personale specializzato con competenze elevate nell’ambito manageriale-matematico e statistico. Tuttavia, nonostante gli alti ostacoli da superare, le imprese italiane sembrano essere orientate ad adottare strumenti come il gemello digitale al fine di ottenere una posizione di leadership nel mercato globale di oggi che appare essere sempre più competitivo e incerto.
Quali sono le sfide da affrontare nel prossimo futuro per massimizzare l’impatto di questa tecnologia?
Sarà fondamentale investire nella formazione e nello sviluppo di competenze mirate, per garantire che le aziende dispongano di personale adeguatamente preparato in gestione di impresa, tecnologie digitali, machine learning, modelli predittivi e analytics.
L’implementazione del Digital Twin può, inoltre, essere onerosa, poiché richiede investimenti significativi in tecnologia, infrastrutture e risorse umane specializzate. Le aziende dovranno quindi cercare soluzioni innovative volte a ridurre i costi associati a tale tecnologia, garantendo però contemporaneamente un alto livello di efficienza e accuratezza previsionale.
Infine, le aziende devono essere agili e pronte al cambiamento: la capacità di modificare le configurazioni della catena di fornitura globale in risposta ai cambiamenti dell’ambiente generale esterno, soprattutto in caso di shock esterni non prevedibili, sarà cruciale.
C’è un consiglio che, più di altri, ti senti di dare alle aziende che si avvicinano a queste risorse per le loro produzioni?
L’implementazione del Digital Twin per le imprese può rappresentare senza dubbio un fattore critico di successo. Tuttavia, l’utilizzo del Digital Twin prevede elevate competenze che non sempre sono presenti all’interno delle imprese. Per cui, alti investimenti in formazione potrebbero rappresentare la chiave del successo per le imprese odierne che si trovano ad operare in contesti altamente competitivi, globali e dinamici.
È fondamentale avere una profonda conoscenza dei modelli predittivi e degli algoritmi di machine learning per evitare lo sviluppo di scenari errati che potrebbero compromettere seriamente le scelte strategiche aziendali. Pertanto, la decisione sull’adozione del Digital Twin dovrebbe essere il risultato di un processo ponderato volto a comprendere sia i benefici effettivi che gli svantaggi che potrebbero derivare dall’introduzione di questa tecnologia innovativa, ancora poco conosciuta.
Ringraziamo Valerio Veglio per il tempo che ci ha dedicato e vi invitiamo a seguire la pagina LinkedIn del ReValue Chains T-Lab per rimanere aggiornati sulle ultime novità e approfondimenti riguardanti il ruolo strategico delle tecnologie digitali nello sviluppo di global supply chain resilienti e più sostenibili.